Putin al Corriere della Sera:
ŤNon sono un aggressore, patto con lEuropa e parità con gli Usať
Il presidente russo: ŤSvilupperemo il nostro potenziale offensivo e penseremo a sistemi in grado di superare la difesaantimissilistica degli Usa. LItalia spinge il dialogo tra Russia e Europa: ciò crea rapporti specialiť
Sono quasi le 2 del mattino quando arriviamo alla fine dellintervista. Vladimir Putin ha risposto per poco meno di due ore allenostre domande. ŤSignor Presidente chiede il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana cè una cosa della quale sirammarica più di tutto nella sua vita, quella che lei considera un errore che non vorrebbe mai più ripetere?ť. Il presidenterusso si aggiusta sulla poltrona, gli occhi sembrano improvvisamente farsi più brillanti. Resta per qualche secondo in silenzio, poi con la sua voce sottile e sempre a basso volume, dice: ŤSarò assolutamente sincero con voi. Non posso adesso ricordarequalcosa. Evidentemente il Signore ha costruito la mia vita in modo tale che non ho niente da rimpiangereť.
Dopo più di quindici anni al vertice della Russia da Presidente o primo ministro, dopo 5538 giorni al potere, Vladimir Putin non si pente di nulla.
Due ragazze dello staff presidenziale ci hanno accolti allingresso della Torre Spasskaya, di fronte alla cattedrale di San Basilio, scortandoci dentro le mura del Cremlino fino al Palazzo del Senato, dove Putin ha il suo ufficio. Il luogo preparato per lintervista era la Predstavitelskij Zal, la stessa sala di rappresentanza dove in marzo Putin ha ricevuto Matteo Renzi. È unospazio ovale, le pareti color verde pallido, la volta a cupola, le decorazioni in stucco bianco e oro. Dalle nicchie poste agliangoli, le statue in bronzo di quattro imperatori russi dominano la scena: Pietro il Grande, Caterina II, Alessandro II e Nicola I. Inizialmente previsto per le 19, linizio dellintervista è scivolato di ora in ora. Finalmente, alle 23:30, è arrivato il portavoceDmitri Peshkov. Si è scusato per il ritardo, che ha attribuito a impegni di governo e ci ha detto che il Presidente era pronto. Vladimir Putin è entrato dalla porta in fondo. Vestito di blu, camicia azzurra, cravatta blu con motivi stampati, fresco nonostante lora, il volto forse un po troppo levigato. Ha salutato cortesemente. Poi ci ha invitati a sedere.
Signor Presidente, la Russia ha avuto con lItalia rapporti sempre intensi e privilegiati sia sul piano economico che politico. La crisi ucraina e le sanzioni però hanno gettato unombra su queste relazioni. La visita in Russia del Presidente del ConsiglioMatteo Renzi, nonché quella sua prossima a Milano possono invertire in qualche modo questa tendenza e a quali condizioni?
ŤNon è stata colpa della Federazione Russa se i rapporti con i Paesi dellUnione europea si sono deteriorati. La scelta ci è stataimposta dai nostri partner. Non siamo stati noi a introdurre certe limitazioni nel commercio e nellattività economica. È statofatto contro di noi e siamo stati costretti ad adottare contromisure. Però i rapporti tra Russia e Italia effettivamente hannosempre avuto carattere privilegiato sia in politica che nelleconomia. Negli ultimi anni il volume dellinterscambio è cresciuto di 11 volte, toccando quasi 49 miliardi di dollari. In Russia operano 400 aziende italiane. Stiamo lavorando attivamente insiemenel settore dellenergia. LItalia è il terzo acquirente dei nostri prodotti energetici. Ma cooperiamo anche nellalta tecnologia, dallo spazio allaeronautica. Quasi 1 milione di turisti russi sono stati in Italia lanno scorso e vi hanno speso circa 1 miliardo di euro. Sul piano politico ci sono sempre stati rapporti di fiducia. Fu unidea dellItalia, allora il Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi, la creazione del Consiglio Nato-Russia, un organo di consultazione che certamente è diventato fattore importantedi garanzia della sicurezza in Europa. In questo senso lItalia ha dato e dà un contributo notevole allo sviluppo del dialogo tra la Russia e lEuropa e anche con la Nato in generale. Tutto ciò crea rapporti speciali tra i nostri due Paesi. E la visita dellattualePresidente del Consiglio italiano in Russia è stato un segnale molto importante della disponibilità dellItalia allulteriore sviluppodi questi rapporti. Noi siamo pronti e disposti ad andare avanti tanto quanto lo saranno i partner italiani. Spero che anche ilmio viaggio a Milano serva a questi obiettiviť.